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Roma

FEDERCICLISMO

La Federazione Ciclistica Italiana (FCI), fondata nel 1885, è l'organo di governo del ciclismo in Italia. La prima società ciclistica con regolare statuto fu il Veloce Club Fiorentino di Firenze, costituito il 15 gennaio 1870. Nel 1884, Gustavo Brignone del Veloce Club Torino propose la creazione di un ente nazionale per il ciclismo, portando alla fondazione dell'Unione Velocipedistica Italiana (UVI). L'anno seguente, Ernesto Nessi fu nominato primo presidente dell'UVI, con sede a Como, poi trasferita a Torino. L'UVI attraversò una crisi nel 1894, ma sotto la presidenza di Carlo Cavanenghi, iniziò una collaborazione con "La Gazzetta dello Sport", che promosse eventi come il Giro di Lombardia, la Milano-San Remo e il Giro d'Italia. Nel 1900, l'Italia si unì all'Unione Ciclistica Internazionale (UCI), e nel 1902 organizzò i Campionati del Mondo su Pista, ottenendo il riconoscimento come "federazione modello". Dopo la prima guerra mondiale, l'UVI e la Federazione Ciclistica Italiana (FCI) si fusero, ripristinando l'attività ciclistica. Nel 1926, l'UVI organizzò i Campionati del Mondo su Strada e Pista a Milano, consolidando il proprio prestigio. Durante la presidenza di Adriano Rodoni, iniziata nel 1946, l'UVI cambiò nome in FCI nel 1964, continuando a organizzare importanti eventi ciclistici come i Campionati del Mondo e le Olimpiadi di Roma del 1960. Negli anni '80 e '90, la FCI iniziò a promuovere nuove discipline come il BMX e la Mountainbike, adattandosi ai cambiamenti nel mondo del ciclismo. Sotto la presidenza di Giancarlo Ceruti (1997-2005) e Renato Di Rocco (dal 2005), la FCI ha organizzato numerosi Campionati del Mondo e Coppe del Mondo in diverse discipline, inclusa l'attività paralimpica. La FCI continua a promuovere il ciclismo in Italia, organizzando eventi di alto livello e sostenendo l'attività agonistica e amatoriale.

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